In quest’opera il filosofo sudcoreano ci parla di come in una società sempre alla ricerca di stimoli e sorprese siamo ormai diventati «ciechi nei confronti delle cose silenziose, poco appariscenti, vale a dire abituali, secondarie o ordinarie cui manca qualsiasi capacità di stimolare - ma che sanno ancorarci all’essere» 🤯
Un'interessante riflessione sulla comunicazione, Internet e il futuro che stiamo costruendo 🌀
Autore: Byung-Chul Han
Editore: Einaudi
Copertina flessibile, 120 pagine
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