Il testo pone la domanda sulla differenza tra danzare per far piovere e premere un tasto per illuminare uno schermo. Entrambi implicano che un movimento corporeo porti a un risultato: nella danza della pioggia, il corpo è il dispositivo che si rivolge a una divinità, mentre premere un tasto coinvolge un dispositivo come prolungamento del corpo. Il testo richiama l'avvertimento di Norbert Wiener negli anni '50 sulla pericolosa identificazione tra religione e tecnologia. Si interroga sulle politiche culturali attuali e sulla possibile trasformazione della tecnologia in una sorta di fede, con i suoi sacerdoti, celebrazioni come il Black Friday, eretici, atei e martiri dei social network.
Autore: Chiara Valerio
Casa editrice: Einaudi
Copertina flessibile, 128 pagine
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