Il testo sostiene che concedere dispositivi digitali personali ai bambini sotto i quattordici anni non risponde ai loro reali bisogni e può interferire con la loro crescita.
Gli autori, esperti di psicologia dell'età evolutiva, argomentano che la familiarità naturale dei giovani con la tecnologia non implica necessariamente una capacità di gestirne la dipendenza o le sfide online.
Citando esperienze e ricerche scientifiche, propongono un approccio controcorrente, sostenendo che i genitori dovrebbero ritardare l'accesso personale ai dispositivi digitali, offrendo strategie per gestire l'attesa. Nonostante possa portare a conflitti, ritengono che sia un rischio necessario data l'allarmante evidenza sui rischi dell'uso eccessivo delle tecnologie nei giovani.
In conclusione, il ruolo dei genitori include la lotta per il bene dei loro figli, anche se significa affrontare battaglie scomode.
Autore: Alberto Pellai
Casa editrice: De Agostini
Copertina flessibile, 240 pagine
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